L’ambulatorio “Il Piccolo Principe” sostiene il progetto Nati per Leggere perché “ogni bambino ha diritto ad essere protetto non solo dalla malattia e dalla violenza ma anche dalla mancanza di adeguate occasioni di sviluppo affettivo e cognitivo”.

L’obiettivo è promuovere la lettura ad alta voce ai bambini di età compresa fra i sei mesi e i sei anni.

 

Perché leggere fin da piccoli?

La lettura in famiglia fin da piccoli, e prima ancora nella pancia della mamma, crea relazione e intimità fra adulto e bambino.

Come tutti gli interventi precoci quanto prima si interviene tanto maggiore e più durevoli sono i benefici nel corso della vita.

Leggere fin da piccoli rappresenta una buona pratica che sviluppa le abilità linguistiche con ricadute positive nella futura vita scolastica e poi lavorativa dell’individuo ed in generale nel raggiungimento del benessere psicofisico.

Un bambino allenato fin da piccolo alla lettura ha maggiori probabilità di diventare da adulto un lettore appassionato e così poter sfuggire al crescente analfabetismo dovuto all’uso del digitale.

 

Perché leggere ad alta voce?

Per leggere insieme un libro bisogna stare vicini, toccarsi, parlare a bassa voce per entrare meglio nella storia, o alzarla quando la storia lo richiede, per scatenare risate o sussultare insieme dallo spavento!

Leggere insieme diventa un altro modo per entrare in relazione col proprio bambino, esplorando assieme un libro con le mani, gli sguardi, la curiosità, costruendo altre storie con avventure nuove.

Ma accade anche qualcos’altro: la lettura aiuta lo sviluppo delle competenze di lettura e scrittura.

 

Qual è il ruolo del pediatra?

Il ruolo del pediatra è strategico perché incontra il bambino e la sua famiglia regolarmente durante i bilanci di salute e quindi può ripetutamente offrire ai genitori il consiglio di leggere ad alta voce.

Il pediatra:

  • spiega al genitore che il momento della lettura dovrebbe essere allegro e piacevole, senza fonti di distrazione
  • sottolinea l’importanza di tenere in braccio il bambino mentre si legge e l’importanza di indicare con il dito le figure e il testo
  • spiega la differenza tra la lettura tradizionale frontale e la lettura congiunta del libro e delle sue immagini
  • spiega l’importanza di consentire al bambino di fare domande interrompendo la lettura
  • sottolinea l’importanza che il bambino possa scegliere quale libro gli venga letto
  • spiega perché non bisogna spazientirsi quando il bambino chiede che gli si rilegga il suo libro preferito per l’ennesima volta
  • fa da modello per breve tempo per la lettura a voce alta per i genitori e spiega brevemente cosa sta facendo e perché
  • spiega ai genitori che la lettura ad alta voce crea l’abitudine all’ascolto, aumenta i tempi di attenzione, favorisce lo sviluppo del linguaggio, accresce il desiderio di imparare a leggere. In questo modo facilita l’apprendimento della lettura che è un compito faticoso per il bambino
  • spiega che se il genitore ama la lettura il bambino lo sentirà e la amerà anche lui
  • regala dei segnalibro adatti alle singole fasce d’età, dove sono presenti alcuni suggerimenti per i genitori
  • regala il libro dono

 

Cos’è il libro dono?

Periodicamente il pediatra regalerà un libro alle famiglie oppure un coupon per andare in una delle biblioteche della città a ritirare gratuitamente un libro adatto all’età del bambino.

Il dono del libro è ritenuto di gran lunga la modalità più valida per stimolare l’abitudine alla lettura nelle famiglie, in particolare in quelle più svantaggiate.

 

Ci sono spazi dedicati?

Nella sala d’attesa è stato predisposto, con cura e attenzione, un angolo, una piccola biblioteca creata per accogliere i bambini insieme ai genitori.

Sono libri forniti dalla biblioteca oppure sono libri in buono stato, che non vengono più utilizzati, regalati dai genitori.

In giorni ed in orari definiti ospitiamo i volontari di Nati per Leggere

Anche nei singoli ambulatori è stato predisposto un angolo per la lettura, un piccolo tavolino, alcune seggioline, una piccola libreria che consente al bambino che viene periodicamente di avere un piccolo spazio conosciuto dove sa che ci sono libri che a lui piacciono.

Appoggiato sulla scrivania del pediatra c’è sempre qualche libro che il bambino incuriosito può liberamente prendere oppure essere offerto direttamente dal pediatra.

 

Qual è il ruolo del volontario?

I volontari danno un grande contributo rendendosi disponibili alla lettura ad alta voce, manifestando il piacere della lettura dimostrano praticamente come si legge, quali libri sono più adatti ai bambini e possono incoraggiare i genitori a ripetere le letture in famiglia.

Accolgono i bambini e genitori leggendo insieme a loro i libri che hanno precedentemente selezionato tenendo conto dell’età dei bambini.

 

Cosa possono fare i genitori per stimolare il bambino?

Alla nascita

Il bimbo riconosce la voce della mamma e del papà. Gli adulti possono parlare, cantare, prenderlo spesso in braccio, considerare il pianto come comunicazione e non come dolore, possono leggere libri dedicati ai genitori.

 

A 2-3 mesi

Il bimbo guarda negli occhi i genitori e ascolta il suono della voce quindi i genitori possono parlare, cantare, iniziare a giocare col bambino quando è sveglio tenendolo a pancia in giù

A 3-5 mesi

Il bimbo riconosce i suoni, si diverte a far rumore con la carta. L’adulto può parlare, cantare, organizzare un piccolo angolo di lettura in casa.

 

A 6-12 mesi

Il bimbo tocca ai libri, li porta alla bocca, gira le pagine con l’aiuto dell’adulto, quindi è bene tenere il bimbo in posizione comoda e cercare il suo sguardo, prestare attenzione ai segnali che significano “ancora” oppure “basta”. Si possono indicare le figure e nominarle tenendo presente che il bimbo ha una durata di attenzione molto breve.

 

A 12-18 mesi

Il bimbo tiene il libro con l’aiuto dell’adulto. Il genitore può chiedere “dov’è?” e lasciare che il bimbo indichi con il dito. Possono frequentare la biblioteca, prendere libri in prestito e frequentare gruppi di lettura

 

A 18-24 mesi

Porta i libri in giro per casa, legge ad alta voce alle bambole o ai pupazzi. Il genitore può usare i libri nella routine quotidiana e prima della nanna. Durante la lettura il genitore chiede “cos’è quello?” e dà il tempo al bambino di rispondere, può fare delle pause e lasciare che il bambino completi la frase.

 

A 24-36 mesi

Esplora i libri, cerca le figure preferite. Il genitore può continuare a inserire i libri nella routine. Se richiesto dal bimbo, legge volentieri mille volte lo stesso libro.

 

A 3-4 anni

A questa età il bimbo usa il libro in modo appropriato quindi il genitore può sfogliare il libro con il bambino lasciando che sia lui a raccontare la storia, può continuare a leggere tanti libri condividendo emozioni, può chiedere “cosa sta succedendo?”. E’ buona abitudine continuare a frequentare la biblioteca.

 

A 5-6 anni

Il bimbo è ormai abituato ad ascoltare le storie, sceglie i libri da solo. Il genitore può creare in casa un ambiente ricco di stimoli facendo in modo che il bimbo trovi facilmente libri, giornali, riviste.